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venerdì 24 agosto 2012

SIAMO CON GLI OPERAI DELL'ALCOA DI PORTOVESME (SARDEGNA). MA COSA HA FATTO IL GOVERNO DA MARZO AD OGGI? DI CHI ERA ED E' IL COMPITO DI TROVARE ALL'ESTERO EVENTUALI ACQUIRENTI PRIVATI DI AZIENDE ITALIANE IN CRISI?

Operai dell'ALCOA in rivolta a Cagliari. http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/associata/2012/08/24/ALCOA-OPERAI-GETTANO-MARE-STOP-TRAGHETTI_7373538.html Siamo con loro (raccomandiamo solo di prestare attenzione a procurare il minor disagio possibile ad altri lavoratori che magari in questo momento devono usufruire dell'aereo a Porto Torres o dei traghetti a Cagliari). Quella dell'ALCOA è una delle gravissime crisi produttive irrisolte in Italia. Per riassumerle si veda l'articolo del Messaggero di oggi: http://www.corteconti.it/export/sites/portalecdc/_documenti/rassegna_stampa/pdf/2012082422452320.pdf Certo siamo d'accordo con chi dice che ciò è il frutto di anni di distrazioni e assenze dei governi nazionali sul versante delle politiche industriali che hanno determinato la scomparsa e lo sfarinamento di interi settori e filiere, la perdita negli ultimi cinque anni del 10% della base occupazionale dell'industria, la contrazione forte di produzione, ordinativi e fatturato. E che il governo dovrebbe costruire risposte rapide al tema dell' inadeguatezza delle infrastrutture, specie nel Mezzogiorno, la riduzione della pressione fiscale, l'accesso al credito, il riordino della Pa , la rimodulazione degli incentivi.
Ma non c'è più tempo nè per attendere che questa trasformazione radicale del nostro Paese abbia compimento (ci vorrebbero decenni e intanto gli operai e le loro famiglie cosa mangiano?) nè per adeguarsi ai tempi della concertazione (la quale avviene da anni nelle stanze del Ministero dello Sviluppo Economico e questi sono i risultati) nè avrebbe senso continuare per anni con i pannicelli caldi degli ammortizzatori sociali "cronici".
Qui ci sono due soggetti precisi, Ministero degli Esteri e Ministero dello Sviluppo Economico che non assolvono al compito di ricercare all'estero (e in fretta) nuovi acquirenti. Ciò, per l'ALCOA è quantomeno successo da marzo. L'affermazione che questo compito sia stato demandato alla multinazionale uscente fa rizzare i capelli. Ma a nessuno è venuto in mente che quest'ultima potrebbe non avere l'interesse a favorire suoi concorrenti esteri?Quindi, cari sindacati, sveglia. Non aspettiamo che siano gli operai a rischiare il posto e la vita. Bussiamo alle porte giuste e sfatiamo i tabù (uno dei quali ad esempio è l'istituzione di zone franche fiscali). Altrimenti viene il sospetto che qualcuno voglia far marcire queste situazioni per favorire acquirenti interni italiani a prezzi stracciati. E non sarebbe la prima volta. Gli operai protestino ma osservino e vigilino sulla lealtà di chi è ora apparentemente al loro fianco.

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